White Lady, Quest Damien Halliwell - Occlumanzia/Legillimanzia

“Tramite la Legilimanzia è possibile accedere ai più nascosti segreti e ricordi che riguardano un qualsiasi individuo, leggere, stregare, manipolare, rendere la mente altrui così vulnerabile, così indifesa, quasi come ci appartenesse. Vi è un solo modo per evitare tutto ciò, L’occlumanzia.”
Erano queste le parole che riecheggiavano nella mente del giovane auror dal momento in cui decise di apprendere tali nobili arti, davvero indispensabili soprattutto per il ruolo ancora ricoperto al ministero della magia e soprattutto dopo la morte del caro amico, nonché collega, capo auror, Isaac Darkey.
Il solo pensiero di non essere riuscito a difendere il povero amico, aveva provocato un senso di rabbia così forte nel giovane auror che decise di accrescere i suoi poteri e diventare indistruttibile, così da poter far fuori l’acerrimo nemico ormai segnato per tuttta la vita, Noel Wolf.
Da quel giorno tutto cambiò, soprattutto nel carattere del giovane auror, adesso terribilmente arrabbiato, vendicativo e con un forte senso di giustizia.
Voci di corridoio erano arrivate all’orecchio di Damien Halliwell riguardo ad una presunta donna abilissima nella legilimanzia e nell’occlumanzia, con determinazione e voglia di apprendere il più possibile queste due abilità, decise di partire alla ricerca della misteriosa donna, verso la parte nord est dell’Inghilterra, non vi era un ubicazione precisa, quindi non restava che cercarla.
Oltre alle voci di corridoio, si narrava che la donna non fosse così ospitale ed avezza ad avere degli ospiti, ma il giovane mago decise che avrebbe convinto la donna ad accettare la sua richiesta con qualsiasi mezzo.
Halliwell preparò tutto, si vestì di tutto punto, prese la sua bacchetta e senza esitare ulteriormente, si smaterializzò vicino ad una spiaggia, varie sensazioni attraversarono l’uomo, ma soprattutto il ricordo dell’amico ormai perso era ancora fresco.

Isaac, lo faccio per te, ti vendicherò amico mio.

In quel momento avrebbe voluto piangere, disperarsi e uccidere chiunque gli si fosse posto dinanzi, soprattutto se questo qualcuno avesse avuto le sembianze di un licantropo o addirittura se fosse stato proprio Noel Wolf, ma decise di tranquillizzarsi e di concentrarsi sull'obiettivo di quel momento: trovare la donna e convincerla ad insegnargli la legilimanzia e l'occlumanzia.
La spiaggia era davvero pulita, un mare cristallino e un sole alto nel cielo davano all’uomo una sensazione paradisiaca di calma e tranquillità, sebbene internamente ribolliva dalla voglia di staccare la testa di Wolf con tutta la forza che possedeva.
Una volta giunto in quel luogo, cominciò a guardarsi attorno ma non vi era nulla, solo il mare, la sabbia ed una folta vegetazione alle sue spalle completamente pacata e calma, neanche un anima viva girovagava in quel luogo, al punto che pensava di non riuscire mai a trovare la donna che stava cercando. Una sensazione di ansia cominciò ad invadere il giovane auror, preoccupato di non trovare la donna e di non apprendere così le abilità che gli avrebbero permesso di diventare più forte, più invulnerabile.
Continuò a guardare sottecchi ogni minimo dettaglio del luogo così da poter scorgere qualsiasi figura umana che potesse indicargli l’esatta ubicazione della donna o addirittura quest'ultima stessa.

Dove mai si troverà la misteriosa donna?

Improvvisamente, all’orizzonte, il giovane auror udii una potente voce provenire alle sue spalle, precisamente da dietro alcuni scogli rocciosi.

Chi osa disturbare la mia pace! Fuggi sciocco, prima che questa palude ti soffochi con la sua melma... ma se ritieni i miei avvertimenti vani mostra il tuo volto e lascia ogni speranza alle tue spalle. Il Gipeto ti guiderà....

Chi mai poteva essere? Forse la donna che stava cercando? La voce sembrava paurosa e terribilmente oscura e, non appena rieccheggiò nell’atmosfera britannica, un brivido percorse violentemente tutta la schiena del giovane Halliwell e una sensazione di ansia lo invase totalmente. Non si sarebbe fermato per nulla al mondo, avrebbe ottenuto ciò che voleva o con le buone o con le cattive, stava alla donna decidere la modalità, così facendo l'auror si avvicinò alle rocce proprio dove si era poggiato un Gipeto e da si poteva notare l'inizio di un sentiero che sicuramente portava alla dimora della donna, quindi senza indugiare oltre, Damie imboccò la stradina tortuosa, sarebbe stato difficile attraversarla vista la sua conformazione naturale e, roccia dopo roccia, riuscii ad arrivare dinanzi la dimora della donna.
Una costruzione impetuosa si erse al suo cospetto, una casa stile medievale o comunque di vecchia data, dei vari balconi posti nella facciata della casa, al primo lei, la donna che forse stavo cercando, era affacciata.
Non riusciva a vederla bene, la distanza fra l'auror e lei era notevole e non si poteva scorgere alcun particolare della donna. L'auror decise così di attendere il proferir parola nuovamente da parte della donna, lo sguardo era rivolto proprio verso lei e se quest'ultima avesse rivelato la propria identità, allora anche Damien avrebbe rivelato la sua.