Persuasione, Assunzione Wood

Parlato: “ “ ~ Pensato: * *
Casata: Grifondoro
Ruolo ricoperto: in nomina per Capo Auror
Azioni:
Incentesimi:

Neliel la giovane chimera di Ebony Bennet era appostato di fronte alla porta della Villa passata di proprietà del Signor Wood, non molto distante sempre fuori dalla proprietà, anche la sua padrona occupava un ramo basso di un albero dal quale si potevano vedere penzolare dei piedi. Nella casa sembrava non esserci nessuno oppure qualcuno vi era, ma probabilmente stava dormendo.
Ebony era vestita come al solito: una giacca di pelle morbida chiusa sul davanti tramite cerniera, da sotto spuntava una maglia dal collo lungo che le copriva il volto fin sotto gli occhi, pantaloni dello stesso materiale della giacca assolutamente attillati ma comodi per i movimenti ed a mascherare il tutto un kimono da donna dal colore verde chiaro con disegni in beige posato sulle spalle come se fosse un mantello.
Perché Ebony si trovava proprio in quel luogo? Molto semplice a dir la verità, aveva sentito che il Signor Wood era rimasto privo del suo nuovo incarico presso Hogwarts in quanto avevano trovato un migliore sostituto al precedente ed ora era in attesa di recuperare il suo ruolo ministeriale. Così Ebony era intervenuta intercettando il fascicolo e chiedendo se poteva occuparsi lei della questione. Dopo i vari cambi lo stregone doveva sentirsi abbattuto, abbandonato forse e lei voleva tendergli una mano, dargli una nuova speranza.
Altra domanda interessante è, perché non l’aveva convocato come tutti gli altri auror? Anche qui sembra piuttosto logico alla mente della Strega: un ingaggio ufficiale non sarebbe riuscito a far leva sull’uomo che voleva incontrare, o questo credeva dopo aver letto il suo fascicolo.
Pertanto era lì in attesa che qualcuno si facesse vivo osservando Neliel che si leccave la zampe con la testa leonina, anche se era impegnato in quell’attività sarebbe stato pronto a scattare in meno di una frazione di secondo.

Stato fisico: Ottimo
Stato Psicologico: Ottimo
Descrizione:
Altro:

Parlato: “ “ ~ Pensato: * *
Casata: Grifondoro
Ruolo ricoperto: in nomina per Capo Auror
Azioni: smaterializzazione
Incentesimi:

Stava quasi per ripensarci, un persona non doveva restare inattiva per tanto tempo e soprattutto un auror non se lo poteva proprio permettere. Pensò seriamente di aver fatto uno sbaglio di valutazione, era strano ma non impossibile dopotutto nessuno è infallibile anche quando cerchiamo di ridurre il fallimento al minio.
Si stava quasi scoraggiando ed abbandonando l’albero per tornarsene da dov’era venuta, quando una figura fece capolino sul balcone una figura maschile che sicuramente da poco si era alzato da letto. Restò ferma ad osservarlo per qualche secondo mentre elaborava la situazione ovvero: la chimera che piantonava la sua porta di casa.
Rientrò di corsa in casa ed Ebony, con grande coraggio e un poco di incoscienza, non attese oltre per portarsi all’interno dell’abitazione, scavalcando agilmente la recinzione e portandosi accanto a Neliel. Appena fu a portata di mano la Capo auror si smaterializzò con la bestia, per riapparire poco dopo sul balcone dello stregone appena svegliato. Fu investita appieno dal sonorus che la fece fremere di leggera rabbia, come diavolo era possibile comportarsi così? Restò appoggiata alla ringhiera del balcone, con la bacchetta in mano e con la testa inclinata da un lato.

“Matte… Baka! E chi si vuol nascondere, sei tu che vorrai farlo dopo tutto questo bordello!”

Disse in tono pacato come ormai del tutto disinteressata da tutta quella situazione, forse aveva davvero preso un abbaglio. Neliel intanto le si stringeva al fianco pronta a balzare ad un minimo cenno della sua padrona, il cucciolo non era molto contento di quello stregone anzi ne era del tutto disgustato.

Stato fisico: Ottimo
Stato Psicologico: Ottimo
Descrizione: Smaterializzazione.
Altro:

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Casata: Grifondoro
Ruolo ricoperto: in nomina per Capo Auror
Azioni:
Incentesimi:

Ebony non si mosse guardando divertita la scena, effettivamente il suo interlocutore aveva un minimo di ragione eppure il suo tono arrogante la infastidiva e le faceva ribollire il sangue nelle vene. Non era vicina alla sua trasformazione, ma quella bacchetta puntata la infastidiva e non poco. Comunque era preparata ad una reazione del genere e proprio per questo scoppiò a ridere. Abbassò il maglione che le copriva il volto con la mano libera mostrando il suo viso grazioso e scoprendo parte del suo collo. La Capo Auror non era sciocca e sapeva e ben comprendeva con chi e cosa aveva a che fare e lo avrebbe stuzzicato fino all’ottenimento dell’obbiettivo che si era prefissata.

“Mmm credo e temo che le buone maniere siano morte…”

Sorrise addolcendo il suo viso, ma rendendole un espressione da cattivo angioletto. Si mosse velocemente ed agilmente andandosi ad appollaiare sulla ringhiera, una posizione strana effettivamente, ma con la bacchetta ancora puntata a terra.

“Conosco la Vostra storia, ero qui per farle una proposta… ma a quanto pare che sia interessante, indecente o che potrebbe cambiarLe la vita; non le interessa. Credo abbiate perso un’altra opportunità lavorativa.”

Disse con voce dolce e mielosa quasi come se il diavolo avesse accarezzato la pelle di quel giovanotto che aveva di fronte. Una nuova provocazione forse e forse non era la prima che effettuava nel giro di pochi secondi. Ora Ebony voleva vedere se avrebbe abboccato o sarebbe scappato.

“Beh…… quindi se non vi è altro… credo andrò…”

Disse sempre con dolcezza preparandosi al salto. Aveva fatto una scommessa e voleva vedere se avrebbe vinto.

Stato fisico: Ottimo
Stato Psicologico: Ottimo
Descrizione:
Altro:

Parlato: “ “ ~ Pensato: * *
Casata: Grifondoro
Ruolo ricoperto: in nomina per Capo Auror
Azioni: smaterializzazione
Incentesimi:

Finalmente era riuscita a stuzzicare la curiosità del Vampiro che aveva di fronte, non sapeva se erano stati i suoi movimenti, il suo comportamento o le sue parole. Tuttavia era riuscita a colpire nel segno ed era proprio questo che a lei interessava, vincendo la scommessa che aveva fatto con se stessa. Ebony ascoltò e osservò con attenzione quello che chiedeva e faceva il suo interlocutore, per nascondere un sorriso inclinò la testa finalmente era riuscita a fare breccia e Wood aveva abbassato la bacchetta ed era diventato più ospitale. Tenne una gamba al petto, ed una la distese in una posizione più comoda. Una mano andò a grattare la testa della chimera che non si era mossa di un millimetro.

*Molto bene… non ci è ancora arrivato, beh, facciamoglielo capire….*

Pesò quasi come se stesse comunicando con il suo compagno di viaggio Neliel.
Un sorriso apparve sul volto della donna che le stravolse l’espressione rendendola quasi ferina, del tutto estranea alla donna li appena un secondo prima. Occhi gelidi come una mattina l’inverno, un sorriso largo da predatore e con una cattiveria mai mostrata prima; il viso non era brutto in quella espressione anzi era intrigante come una scommessa. Ma poteva ammettere che poteva incutere un certo timore. La Sua altra personalità non stava affiorando, ma la Bennet sapeva indossare la sua espressione per raggiungere i propri fini una sola cosa però la tradiva: la totale essenza di rabbia, vendetta e violenza.

“Ebony Bennet…”

Disse solamente con voce differente a quella di prima. Poi lasciò che il silenzio calasse su di loro come un macigno appena caduto dal cielo. Con movenze lente ed aggraziate, come se avesse tutto il tempo del mondo, smontò dal parapetto e si mise davanti al suo cucciolo.

“La capo auror…”

Riprese senza mai aver abbandonato il suo sorriso da gioco del gatto col topo, voleva proprio vedere se adesso qualcosa si sarebbe messo in moto nel cervello del suo interlocutore.

Stato fisico: Ottimo
Stato Psicologico: Ottimo
Descrizione: Smaterializzazione.
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Casata: Grifondoro
Ruolo ricoperto: in nomina per Capo Auror
Azioni: smaterializzazione
Incentesimi:

Ebony, con il suo tipico fare, osservò il suo interlocutore che sembrava non essere a proprio agio anche quando gli occhi di lui si fissarono nei suoi vide quel fremito di impazienza e bramosia. Restò immobile e tranquilla anche se un pensiero iniziò a formarsi nella sua mente, il ragazzo non era particolarmente sveglio, sembrava più un uomo di azione che un uomo d’intelletto. Aveva gettato tutte le basi per comprendere per quale motivo lei fosse in quel posto e lui non aveva unito i puntini, forse era solo perché era affamato e la sua mente era ottenebrata, ma diede da pensare alla Capo Auror.


*Si che mi serviva un serpeverde scaltro…*
Pensò poi sorrise ma corrugò le sopracciglia ad indicare la sua incredulità per tutta quella situazione, poi sospirò.

“Credo abbiate molta fame e comprendo che l’ora non vi favorisca… “

Disse semplicemente un po’ compassionevole e un po’ con fare di critico, ma rivelando la spiazzante verità. Sperava comprendesse da solo per cosa fosse venuta, ma vedeva il dubbio che si formava nella sua mente. Un sospetto, così alzando gli occhi al cielo e espirando l’aria incamerata con uno sbuffo lo fissò con disinteresse e irritazione.

“Io non gioco col cibo...”

Disse freddamente quasi con disprezzo.

“Se le avessi dato la caccia, sarebbe già stato privato della sua libertà quando dormiva beatamente.”

Riprese con le stesso tono di superiorità tipico della principessa di casa che non l’avrebbe lasciata passare a nessuno, voleva che il cervello di quel vampiro si mettesse in moto che si svegliasse dal torpore e colpirlo nell’ego le sembrava l’unico punto in cui riuscire a far breccia. Voleva un collaboratore valido non un semplice sottoposto ora era lui a doverle dimostrare qualcosa in quanto la sua pazienza era quasi giunta al limite.

Stato fisico: Ottimo
Stato Psicologico: Ottimo
Descrizione: Smaterializzazione.
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Casata: Grifondoro
Ruolo ricoperto: Capo Auror
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Incentesimi:

Ebony rise davvero di gusto all’uscita del giovanotto dai lunghi canini, nonostante fosse giunto al nocciolo della questione il ragazzo aveva ancora molto da imparare. Eppure sentiva un subdolo intento aleggiare nell’aere, ma lo accantonò aveva tempo per quello.
Finalmente il cervello si era messo in moto ed era riuscito a fare delle buone domande, confermando ad Ebony il perchè lo avesse scelto. Eppure l’intelletto di lei le suggerì che avrebbe dovuto avere più prontezza di spirito, più veloci capacità di ragionamento e sicuramento meno compiacimento per se stesso.
Fece un vago gesto della mano mentre la risata si spegneva nei suoi occhi.

“mmm finalmente… sono curiosa e quali sarebbero le mie motivazioni per essere qui?”

Chiese sempre piuttosto divertita, non credeva proprio che ragionassero allo stesso modo.

“Non avete più un posto di lavoro ed anche i bei ragazzi devono avere qualcosa di cui vivere. Voglio che sia il mio compagno nell’istituzione degli auror. Relativamente alla posta in gioco è una risposta che si può dare da solo: la paga auror non è proprio da fame, potrete imparare cose nuove e non è certo della durata della nostra vita ma sicuramente è molto intensa.”

Un sorriso balenò sul volto della capo auror con una sorta di malizia.

“Ancora non è definito il posto di vice, ma non è in mio potere la scelta dello stesso dipende solo dalle capacità dei mei sottoposti.”

Disse lasciandogli tutto il tempo per effettuare la scelta.

Stato Psicologico: Ottimo
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Ruolo ricoperto: Capo Auror
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Finalmente aveva rotto quel bozzolo di totale chiusura a porcospino del vampiro e aveva creato un contatto. Tale breccia sembrava allargarsi pian piano fino ad aprire un varco sempre più grosso. Le avevano sempre detto che era brava ad ottenere quello che desiderava, ma questo le diede un moto compiacimento personale in cui si sarebbe crogiolata se non vi era ancora molto da definire in quella discussione dopotutto il braccio di ferro non era terminato.
Osservò il suo interlocutore mentre tentava di concludere la transizione, ma Ebony non era convinta che potesse terminare così quell’incontro. Fissò per qualche secondo la mano che le porgeva poi alzò lo sguardo sorridedo.

“Troppo presto, mio caro.”
Disse enfatizzando un po’ le ultime due parole, in modo da fargli capire che non era propriamente apprezzato tale epiteto e che era necessario che la rispettasse come capo.

“Cosa sapete di me? Che voci corrono sul mio conto?”

Chiese con estrema serietà, cancellando il sorriso canzonatorio che era apparso poco prima.

Stato Psicologico: Ottimo
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