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Parlato Pensato Parlato Altrui
Uno strano silenzio regnava all'interno di casa Martynov, la strega fissava inerme lo scintillio del fuoco che brucciacchiava la legna all'interno del camino, si avvicinò incrociando le braccia al petto, il suo sguardo era vuoto, spento, come se in quel momento nessuna emozione albergava all'interno della sua mente, volse lo sguardo verso l'orologio a pendolo che ticchettava freneticamente
''Non ho intenzione di starmene qui a fissare il fuoco per tutta la sera'' Urlò, la sua voce rimbombò in quella casa cosi spoglia e silenziosa. Camminò a piedi nudi fino ad arrivare in cucina dove prese la sua bacchetta
'' Il bello di essere una strega''Sussurò, pensò ad un outfit giusto per quella serata in solitaria e poi pronunciò l'incanto con decisione
''Vestis'' Il suo pigiama di seta rosso divenne un meraviglioso tubino nero, fasciato alla vita da una cintura di pelle, un pò troppo provocante per la serata che aveva immaginato, ma poco le importava, amava avere gli occhi addosso di tutti gli uomini, infine indossò le sue amate decoltè anche esse nere e il suo amato cappotto lungo.
Dopo qualche minuto di indecisione decise di recarsi a Dakkar, cosi uscii di casa e si smaterializzò. Era da un pezzo che la strega non vi si recava, camminò per la piccola cittadina facendo attenzione ad ogni minimo dettaglio, fino a quando la scritta DragonFly Inn non attirò la sua attenzione, i ricordi della sua adolescenza la colpirono in pieno, quante notti passate in quel pub con i suoi amici di un tempo di cui però faceva fatica a ricordare i nomi. Si avviò spedita verso l'entrata del pub, varcata la soglia un familiare odore di alcol misto a fumo le invase le narici, storse un pò il naso a causa del cattivo odore, si diresse direttamente al bancone, fece scivolare il cappotto via dalle sue braccia, lasciando cosi bella vista alla sua generosa scollatura ignorando lo sguardo curioso di alcuni uomini posti vicino a lei. Poggiò il soprabito sullo sgabello che le si trovava di fianco e si sporse sul bancone cercando l'attenzione del vecchio barista.
''Una vodka liscia''Sentenziò con fare burbero, tutto il contrario da come poteva apparire la sua figura, aggraziata e molto femminile.