Vladmir il mago oscuro, Fanfiction e dintorni

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Vlad Kozlov
view post Posted on 22/5/2018, 08:21




Ciao a tutti, ho voluto iniziare anche io il mio "esperimento" letterario sulla piattaforma Wattpad (app e sito)

Mi son ispirato alla trama del gdr per poi prendere altre strade in seguito e prendendo come personaggio il mago oscuro che ruolo a Durmstrang. Facendo però partire, a differenza dal pg, la sua storia dagli anni giovanili e poi proseguire con l'età adulta, che non farà fede ovviamente a quanto successo per ora nel gdr ;)

Il tutto è dedicato innanzitutto a tutto lo Staff, (in particolare alla mia Master Ivy84) che ha costruito questo mondo bellissimo e ai miei "colleghi roler" in particolare a Domenico che muove la nostra e oscura Preside. ...
Ovviamente al momento è ancora tutto in stesura, ma alcuni capitoli sono già presenti su Wattpad.

Di seguito il prologo, sotto vi lascio il link se riesco e man mano nei post seguenti aggiungerò i capitoli per chi non ha la sbatta (come si dice) di andare a vederla sul sito :)

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Prologo



Anno 2041
Il mondo magico si ristabilì completamente dopo le Grandi Guerre e la caduta di Voldemort ed i suoi Mangiamorte. Dopo la sua sconfitta infatti, il resto di loro venne confinato nelle prigioni magiche di tutto il mondo, tra cui Azkaban, da cui pochi evasero.
Ciò non toglie che esistessero maghi oscuri o ex Mangiamorte in libertà.
Questi ultimi però, nascosero abilmente la loro ex identità e se si riunivano, in gran segreto, organizzavano tali incontri in luoghi desolati, a volte raggiungibili soltanto attraverso l'uso di incantesimi oscuri, potenti, oppure, utilizzando le giratempo (severamente vietate dalla Legge Magica, da decenni ormai. Ma si sa, quando un artefatto è prezioso, la seppur minima copia, viene conservata gelosamente da chi ne vuole fare un uso improprio, a suo rischio e pericolo).

Tutto ciò che era stato danneggiato o distrutto, comprese le Scuole di Magia e Stregoneria più famose del mondo, erano tornate ai fasti di un tempo! Ad Hogwarts, per esempio, vigeva l'ordine e la disciplina grazie al nuovo Preside, erede del famoso Piton. Tra gli alunni si trovavano oltretutto eredi delle famiglie magiche più famose (il nipote del Serpeverde Malfoy ad esempio).

A Durmstrang, intanto, la nuova Preside, erede del famosissimo Grindelwald, grande ed esperta maga oscura, con le sue idee di purezza e superiorità della razza magica, fece sì che tra quelle mura si formassero altrettanti maghi esperti e pregni di oscurità! Ella aveva intenzione di far tornare la sua scuola ad essere famosa come un tempo, dopo gli anni passati sotto la debole direzione della madre, uccisa dalla stessa figlia anni addietro, nei pressi del lago, subito fuori le mura.

Il Ministero della Magia fu rinnovato. Grazie alle schiere di ottimi maghi tra i suoi ranghi poteva vantare ora la miglior squadra di Auror mai esistita. Essi davano filo da torcere a chi non rispettava la legge e continuavano anno dopo anno a riempire le celle.

I babbani erano sempre all'oscuro della presenza dei maghi e della magia ma alcune cose erano cambiate anche per loro: l'uso del petrolio era proibito in qualsiasi caso e le macchine non avevano bisogno di essere guidate bensì funzionavano autonomamente per via della tecnologia oramai all'avanguardia e naturalmente grazie all'energia solare.
Questo influì moltissimo anche sulla vita segreta dei maghi, che per poter volare con le scope erano obbligati all'uso di un incantesimo che rendeva invisibili gli stessi. Nel caso in cui non fossero in grado di produrne uno tale o simile (un incantesimo trasfigurante ad esempio), avrebbero potuto viaggiare con dei normali mezzi babbani senza subire alcuna conseguenza negativa a patto che la loro bacchetta restasse nascosta e che portassero abiti, non da mago, nei luoghi da essi frequentati.
Ora, bando alle ciance, in alto le bacchette e andiamo a cominciare la nostra storia...



Link: www.wattpad.com/myworks/147627957-vladmir-il-mago-oscuro spero che riusciate a vederla, altrimenti basta usare la funzione cerca immettendo il titolo (credo) :D
 
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Vlad Kozlov
view post Posted on 7/6/2018, 15:37




Vi lascio i primi tre capitoli qui nel secondo post :)

Capitolo I
(I primi anni)

Vladmir nacque nell'ottobre del 1996.
Ad un anno fu adottato da una famiglia di maghi purosangue, russi.
Crebbe dunque in Siberia, a Tomsk. La casa, che era situata nei pressi del fiume Tom, immersa nel silenzio , si rivelò un luogo perfetto per lui: ben presto infatti il suo carattere divenne freddo e distaccato...

A 5 anni ebbe la sua prima manifestazione magica: una mattina giocava sulla riva del fiume. Era una giornata fredda ma serena, senza vento e l'acqua scorreva lenta. Giocava con una barchetta di carta, poggiandola sullo specchio dell'acqua e spingendola leggermente per darle moto. Ad un tratto la mamma lo chiamò. Avendo cominciato da poco a giocare entrò scocciato in casa chiedendo il motivo per cui era stato chiamato: c'era da preparare la tavola ma non aveva nessuna voglia di farlo, così, si arrabbiò e domandò più volte di poter tornare a giocare al fiume.
Nel sentire le sue urla, arrivò il padre che lo guardò in modo severo, quindi, all'improvviso, la finestra della cucina si spalancò.
Vladmir la osservò, spaventato per la sorpresa e per il forte rumore che fece.
Prima di scappare fuori e tornare ai suoi giochi si girò e vide il padre che lo osservava con un espressione stupita e compiaciuta poi. Da quel giorno iniziò la sua vita magica.
Un giorno, quando oramai aveva compiuto 11 anni, ricevette la lettera di ammissione alla scuola di Durmstrang.






Capitolo 2
(I primi anni, 2° parte)

Era una mattina tranquilla, Vladmir faceva colazione seduto al tavolo della cucina. Un tè caldo e dei biscotti, preparati con amore dalla mamma. Molte volte, negli ultimi anni, si era chiesto come mai, nonostante fossero maghi, non usassero la magia per tutte le faccende e non avessero un elfo domestico... Tutte le famiglie di maghi ne avevano uno! Lui, pensava, l'avrebbe usata per fare tutto!

Finito di mangiare, mentre sistemava la tavola, sentì uno strano rumore provenire dal camino spento. Si girò ad osservarlo con attenzione, curioso di sapere cosa causava quel suono, simile ad un batter d'ali dentro la canna fumaria.

“Cosa poteva mai essere?!” Si chiese.

All'improvviso un essere nero uscì dal camino e andò a posarsi sul tavolo.
Lui si girò immediatamente e lo guardò stupito e un po' spaventato;
poi vedendo che non era altro che un gufo tutto sporco di fuliggine, si rilassò.

Legata alla zampa aveva una lettera. Gli andò vicino e allungò la mano per prenderla, lentamente. Il gufo sollevò leggermente la zampetta per evitare che gli facesse male tirando la piccola cordicella che la teneva stretta ad essa, poi bubolò contento e volò fuori dalla finestra aperta, lasciando cadere dietro di sé parte della fuliggine che aveva sulle piume.
Ancora con la lettera tra le mani, incredulo per ciò che aveva appena visto, chiamò i genitori e intanto cominciò ad esaminarla: la girò e lesse l'intestazione:

Durmstrang – Scuola di Magia e Stregoneria
All'attenzione di Vladmir Kozlov

Emozionato nel vedere il suo nome la aprì subito, ignorando il sigillo in ceralacca riportante il logo di Durmstrang: uno scudo decorato con dei fasci su cui era scritto il nome della scuola e al centro due aquile affiancate che guardavano in direzione opposta. Non appena la busta fu aperta, dal suo interno uscì una lettera scritta su una pergamena che galleggiò nell'aria davanti a lui. Fece un passo indietro incantato e spaventato insieme. In quel momento i genitori entrarono nella cucina, gli si avvicinarono per tranquillizzarlo e assistettero alla scena emozionati anch'essi... Poi tutti e tre udirono una voce.





Capitolo 3
(I primi anni, 3° parte)


“Egregio signorino Vladmir,
con la presente ti comunichiamo
che sei stato stato ammesso
al corso di Magia e Stregoneria
presso il nostro Istituto
a partire dal mese di Settembre.

Ps. Non sarà necessario
rispondere alla seguente
che si autodistruggerà non appena
la sua lettura sarà terminata..

Ps2. La Scuola è situata in un luogo
segreto, pertanto nessuno dovrà sapere
dove si trova esattamente,
le pene saranno severe alquanto!
La sua ubicazione è in Norvegia,
un nostro incaricato verrà a prenderti all'aeroporto.

Cordiali saluti

Miss Grindelwald
Preside dell'Istituto”


Terminato il suo discorso, la voce lasciò un grande silenzio nella cucina, interrotto soltanto, pochi attimi dopo, dall'incendiarsi della pergamena, che svanì nell'aria.

Vladmir si girò verso i genitori, con un gran sorriso sulle labbra, poi esclamò:

“Non ci credo, è arrivata anche per me l'ammissione ad una scuola di magia!”

Il padre gli si avvicinò inchinandosi per abbracciarlo mentre la madre, entusiasta,
gli posò una mano sulla testa, spettinandolo appena, esclamando insieme:

“Siamo fieri di te, Vladmir””

Lui arrossì leggermente ed in quel momento una corrente leggera attraversò la stanza, facendo spalancare la porta di casa, lasciando entrare un fascio di sole.




Al momento su Wattpad i capitoli sono 13 ;)
 
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Vlad Kozlov
view post Posted on 14/6/2018, 06:01




Capitoli 4-6

Capitolo 4
(Si va a Durmstrang, 1° parte)


Settembre 2007 (Vladmir ha 11 anni)

Arrivò il mese della partenza per la scuola.
Durante i giorni successivi alla ricezione della lettera, Vladmir fece tantissime domande ai genitori riguardo alcuni incantesimi semplici.
Nell'ultimo periodo era venuto a conoscenza di una cosa importantissima di sé stesso: poteva controllare l'elemento vento, anche senza l'uso di una bacchetta, che ancora, ovviamente, non possedeva.
Il controllo elementale era assai raro tra i maghi; chi aveva tale capacità, e non l'aveva come abilità innata, doveva apprenderla con tanti, tantissimi anni di studio presso un mago di altissimo livello che la conoscesse, naturalmente.

Quella mattina Vladmir si svegliò chiamato dalla madre per la colazione.
Si girò ad osservare la sveglia sul comodino, ancora sdraiato nel letto..
Era presto, ancora stordito non capì perché lo stavano svegliando a quell'ora.
Si alzò barcollando leggermente, poi entrò in bagno a sciacquarsi la faccia con l'acqua fredda per svegliarsi bene. Giunto in cucina, salutò la madre che stava preparando la colazione, senza usare la magia come sempre.

“Mamma, ma cosa succede oggi?! Perché mi hai svegliato così presto?!”

La madre rispose:

“Ma come Vlad, non ricordi?! Oggi per te è il gran giorno! Partirai per Durmstrang!”

Gli occhi gli si illuminarono e tutto contento si sedette al tavolo per consumare la sua ultima colazione da non studente di magia. Per l'emozione mangiò un po' troppo in fretta rispetto al solito.
Mentre finiva di mangiare arrivò il padre, vestito con degli abiti babbani e si sedette accanto a lui.

“Buongiorno figliolo, già finito di fare colazione?!” gli chiese sorridendogli.
“Oggi finalmente parti per Durmstrang, ti accompagnerò io, come sai.
Se ti chiedi perché sono vestito così è perché andremo in modo normale all'aeroporto, senza usare la magia, per cui, finisci la tua colazione e corri a vestirti!”

Nella sua stanza Vlad aprì l'armadio, e ci mise qualche minuto per decidere cosa mettersi. Non amava particolarmente il suo guardaroba babbano, però scelse in fretta i suoi preferiti: una maglietta a maniche corte bianca, un pantalone dello stesso colore e delle scarpe da ginnastica argentate. Si guardò nello specchio accanto all'armadio e pensò, sorridendo tra sé:
“Sono pronto! Si parte!”
Poi raggiunse i genitori in cucina, abbracciò la madre e si rivolse al padre:
“Sono pronto, possiamo andare!”





Capitolo 5
(Si va a Durmstrang, 2° parte)


Dopo aver salutato la madre, uscì di casa con il padre.

“Aspettami qui un attimo” disse al padre, “vado al fiume a dirgli ciao!” gli disse.

Arrivato sulla riva del fiume lo salutò mentalmente, ricordando tutti i momenti di gioco passati lì da quando aveva sei anni, poi s'inchinò per toccarne l'acqua, che scorreva lenta. In quel mese non era ancora molto fredda, anzi, era piacevole sulle dita della sua mano. Poi mise le mani a coppa e come tante volte aveva fatto, le immerse nell'acqua per raccogliere quella che poteva ed inchinandosi si portò i palmi alle labbra e ne bevve un sorso. Il gusto era buono, leggermente salmastra, ma lui era abituato e non ci faceva più caso.

“Vlad, muoviti, il taxi per l'aeroporto ci aspetta già da un po' “ lo richiamò il padre.

In effetti erano passati svariati minuti, ma lui non ci aveva fatto caso, perché lì il tempo non passava in modo normale. Essere a contatto con la natura lo trasportava nei suoi pensieri, lo faceva sentire bene con sé stesso, dimentico del resto. Guardò per un'ultima volta il panorama lungo il Tom, poi si girò e tornò dal padre, che lo aspettava accanto ad un taxi. Mentre percorreva il sentiero sentì lo scricchiolio dei sassolini sotto le scarpe e pensò che tutto quello gli sarebbe mancato.
I due salirono e partirono verso l'aeroporto. Il viaggiò duro alcune ore, durante le quali il padre gli ricordò alcune regole da seguire nella scuola. Davanti al tassista però non poteva fare cenno alla magia o usare termini specifici, per cui si limitò a fargli delle raccomandazioni normali, sul rispetto delle regole e dei compagni che avrebbe incrociato. Vladmir dal suo canto non sapeva cosa lo attendeva, ascoltò il padre un po' sovrappensiero, troppo emozionato per l'inizio di questa nuova avventura in un posto diverso... un posto nuovo.

Arrivati all'aeroporto il padre gli diede i documenti per passare i controlli babbani e prendere tranquillamente l'aereo per la Norvegia salutandolo prima di lasciarlo entrare, con un abbraccio, poi tolse dalla valigetta che teneva con sé un libro e glielo porse dicendogli: “Questo è per il viaggio, così non ti annoi durante il volo!”
Era una copia del libro “La storia di Howgarts”. Vlad lo ringraziò ricambiando l'abbraccio poi si diresse verso l'ingresso. Il padre attraversò la strada e prese il taxi per tornare a casa.
Una volta dentro, Vlad rimase incantato dalla presenza di tantissime persone in quel luogo, che vedeva per la prima volta. Negli anditi che attraversava verso il gate alcune persone erano ferme parlando al cellulare, con intorno le loro valigie.
Alcune erano sedute in attesa, nelle sedie intorno alle uscite, dei bambini giocavano seduti per terra, per vincere la noia, altri dormivano in braccio ai genitori. Anche degli adulti dormivano abbracciando il proprio zainetto, che avevano come bagaglio a mano.






Capitolo 6
(L'arrivo a Durmstrang)

Finalmente sull'aereo Vladmir si sistemò sul sedile, posò il libro sul tavolino reclinabile posto sul sedile di fronte e cominciò a leggerlo. Il volo sarebbe durato almeno due ore, per cui poteva riuscire anche a finirlo. Gli piaceva leggere a patto che il libro non fosse noioso, altrimenti come faceva spesso, preferiva perdersi tra i suoi pensieri. Sin da subito lo trovò invece interessante e ne proseguì la lettura.

Quando finalmente lo terminò, mancava poco all'atterraggio.
Aveva imparato che nella scuola di magia e stregoneria situata nel territorio scozzese gli studenti venivano, tra le altre cose interessanti, smistati da un cappello in quattro case, a seconda della loro indole ed intelligenza.
Si mise allora a fantasticare in quale casa sarebbe potuto finire se fosse stato chiamato ad Howgarts..Ma viste le sue origini russe, non era certamente possibile.

“Grifondoro, Corvonero, Tassorosso o Serpeverde?!” si ritrovò a pensare, mentre gli assistenti di volo avvisavano di allacciare nuovamente le cinture perché l'aereo cominciava le operazioni di discesa verso la Norvegia.
“Grifondoro...Serpeverde...” continuò a pensare mentre si allacciava la cintura con non poca difficoltà. Vedendolo trafficare parecchio il signore seduto accanto a lui gli sorrise e lo aiutò, sinché quella non si arrese con un sonoro “Clack”.
Vlad lo ringraziò e il suo flusso di pensieri continuò indisturbato, mentre le orecchie gli si stavano tappando e l'aereo vibrava leggermente per i vuoti d'aria.

“Credo che mi metterebbero in Serpeverde!” pensò in modo sognante fantasticando sull'abito che avrebbe avuto, con le decorazioni verdi, come quelle illustrate nel libro, su quale bacchetta avrebbe agitato e quante cose avrebbe imparato...
Un leggero “boom” accompagnato da uno scossone lo fece tornare in sé.
L'aereo era atterrato ad Oslo.

Una volta nella hall dell'aeroporto, si guardò intorno per un po', osservando tutte le scritte e curiosando nei tanti negozi che vendevano un sacco di articoli babbani che lui non aveva mai visto. Incantato davanti ad una vetrina, osservava una palla di vetro con la neve finta e un paesaggio natalizio al suo interno, allungò la mano per afferrarla e deluso si rese conto che c'era il vetro a separarli.

“Che bella!” pensò, “Magari avessi i soldi babbani per comparla!”

Sconsolato si avviò verso l'uscita e vide che fuori pioveva.

“Perfetto, non ho nemmeno un ombrello!” pensò,
soppesando il libro con una smorfia di delusione sul viso.
Fece qualche passo verso le porte a scorrimento dalle quali entrava un'aria molto fredda per essere Settembre. Non avendo i vestiti adatti per sopportare quella temperatura, decise di stare a distanza ed aspettare il suo accompagnatore, contento del fatto che dentro l'aeroporto facesse caldo.
D'altronde dove sarebbe potuto andare da solo, in un posto nuovo e senza conoscere nessuno?!
Si sedette in direzione dell'uscita e per non annoiarsi nel frattempo aprì il libro e guardò con attenzione le bellissime illustrazioni del castello e degli ambienti esterni ad esso. I minuti passavano e non si vedeva nessuno.
Finalmente, quando stava per spazientirsi, avendo già visto più volte tutte le illustrazioni, vide una figura che si avvicinava a lui. Non sapendo chi fosse Vlad abbassò nuovamente lo sguardo sul testo.
Costui era un uomo vestito con un colbacco color miele, una giubba rossa con dei bottoni dorati e portava guanti e stivali in pelle di drago nera. Piegato su un braccio aveva una divisa simile ma più piccola. Arrivato vicino si fermò a pochi passi da lui.


:)
 
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