La giovine Diana in carrozza!, Dionea_92

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Seithr&Sorry
view post Posted on 11/6/2018, 23:07




Post 1:


Kaala ti ha lasciato al paiolo magico, ma ora è il primo settembre.
Che hai fatto fino a quel momento?
Forse è meglio sbrigarsi tra mezzora partirà il treno!


qm: arriva a King's cross. ^^

 
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Diana Isaacs
view post Posted on 19/6/2018, 21:41




Narrato - Pensato - Parlato Diana - Parlato altri personaggi


Diana si rigirò nel letto. Una, due volte… niente da fare. L’ansia si era impossessata di lei e non riusciva più a chiudere occhio. La sua mente si mise a vagare: ripensò con il sorriso sulle labbra alla sua prima visita a Diagon Alley, ai giorni trascorsi a Londra e nell’Oxfordshire. Dopo aver acquistato tutti i materiali per la scuola, lei e la sua famiglia erano infatti andati a Oxford per visitare dei cari amici di vecchia data e per esplorare le bellezze di quella città. Diana aveva passato delle piacevoli giornate, cercando di rilassarsi e di godersi i pochi giorni prima della partenza: quando non erano in giro amava sedersi vicino ad una finestra a sfogliare i libri che aveva acquistato, oppure passare il tempo con la piccola Vanilla. Si, così aveva deciso di chiamare il giovane allocco che era diventato da poco parte della sua famiglia. La dedizione del volatile nello spiluccare una fetta di dolce alla vaniglia non destinato a lei le aveva dato l’ispirazione per quel nome. In quei giorni, Vanilla si era dimostrata una creatura molto sveglia e curiosa, nonché una grande combina guai. Non sopportava di stare in gabbia, ma quella piccola palla piumata doveva essere costantemente tenuta sotto controllo per evitare che si facesse male o che distruggesse (o mangiasse) tutto quello con cui entrava in contatto. Diana sorrise ricordando alcuni episodi capitati nei giorni precedenti, quindi si sporse dal letto per controllare il suo piccolo allocco: Vanilla stava dormendo beatamente nella gabbietta, con la testa appoggiata tra le sue calde piume. Oggi sarà una giornata impegnativa anche per te, mia piccola amica pensò osservandola con affetto. Ed ecco tornare prepotentemente quella sensazione di ansia e di farfalle nello stomaco che si era da poco affievolita. Pensare ai giorni passati era solo un modo per cercare di distrarsi… era finalmente arrivato il grande giorno: il giorno della partenza! Diana diede un’occhiata all’orologio… le 6:24. Dannazione! Era ancora molto presto e dall’albergo alla stazione di King’s Cross non c’era molta strada. Non riuscendo a riprendere sonno, Diana si alzò lentamente dal letto e si sedette sul piccolo divanetto della camera, tenendosi le ginocchia con le braccia. Rimase così per diverso tempo, assorta in mille pensieri, fino a quando non si appisolò nuovamente.

DRIIIIIIIINNNN DRIIINNNNNN! Il rumore della sveglia le fece alzare la testa di scatto e nella foga rischiò di cadere dal piccolo divanetto. Non si ricordava di essersi addormentata lì! È mattina! La stazione… è oggi! Realizzò improvvisamente negli attimi successivi. Ancora un pochino assonnata, si alzò rapidamente ed iniziò a prepararsi per la partenza. Pochi minuti dopo era pronta: vestiva comodamente con un paio di pantaloni ed una maglietta a maniche lunghe, aveva la sua fidata tracolla in spalla e bauli e bagagli erano ordinatamente disposti vicino alla porta. Dopo una breve colazione, in cui Diana riuscì a malapena a cacciare giù un po’ di uova sbattute, la famiglia Isaacs si avviò verso la stazione.

Era una piacevole giornata di sole e la folla si riversava lungo le strade della capitale londinese. Diana camminava rapidamente davanti ai suoi genitori e alla piccola Emma, giocando nervosamente con una ciocca di capelli ribelli. Era estremamente agitata ed emozionata, e non vedeva l’ora di arrivare a destinazione. Aveva voglia di imparare, di provare finalmente la sua nuova bacchetta, di conoscere e di esplorare il castello di cui tanto aveva sentito parlare. Allo stesso tempo, tuttavia, l’ansia per i grandi cambiamenti che l’avrebbero coinvolta nei mesi seguenti continuava a lasciarle una perenne sensazione di vuoto allo stomaco. Era la prima volta che affrontava un viaggio del genere da sola, era la prima volta che rimaneva lontana da casa così a lungo e che doveva contare su persone diverse dalla sua famiglia. E se non fosse riuscita ad integrarsi? Se le sue capacità non fossero bastate? Una figura si accostò a lei, interrompendo i suoi pensieri. Era sua madre. Con un gesto affettuoso spostò dietro l’orecchio di Diana la ciocca che stava nervosamente attorcigliando. “Andrà tutto bene tesoro… vedrai sarà un’esperienza stupenda!” disse a sua figlia, sorridendo. Quindi la prese per mano e le indicò un imponente edificio: “eccoci! Siamo arrivati”

Kings_Cross_Outside


Diana osservò per un attimo la moltitudine di babbani che entravano ed uscivano dalla stazione. Il grande orologio segnava le 10:30. Tra mezz’ora parte il treno! È più tardi di quanto pensassi Diana si girò verso suo padre e afferrò saldamente il carrello con i bagagli, che lui aveva insistito a portare fin lì.
“Grazie, da qui posso spingerlo io” gli disse sorridendo. Questa volta suo padre non si oppose e così, spingendo il pesante carrello, Diana varcò l’ingresso della stazione.
 
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Seithr&Sorry
view post Posted on 21/6/2018, 21:48




Post 2



Nella stazione altri ragazzi con i medesimi carrelli si stanno dirigendo verso il binario dici, forse è meglio seguirli.

Giunta al binario vedi i ragazzi sparire nella colonna fra il binario nove e dieci, solo in attenta osservatrice può notare que che accade all'oscuro di tutti i babban intorno.

"Credo sia megli sbrigarsi o i migliori posti verranno presi, ah... bel pennuto!"

Disseun ragazzino con un carrello con un gufo appollaiato sopra al baule, dopo si lanciò contro il muro di mattoni e sparì al suo interno.


qm: molto bene, è ora di salutare i parenti e partire; vai al binario 9 e 3/4, sali sul treno, trovati un posto e parti. Decidi tu se conversare con i futuri compagni oppure no. Dai gli ultimi sforzi! :D
 
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Diana Isaacs
view post Posted on 21/9/2018, 16:31




Narrato - Pensato - Parlato Diana - Parlato altri personaggi


Diana camminava piuttosto velocemente, guardandosi intorno. C’era davvero molta gente e la piccola Vanilla sembrava non apprezzare quella confusione: l’allocco si muoveva irrequieto nella sua gabbietta, emettendo talvolta striduli versi. Stava cercando di tranquillizzarla, quando vide altri ragazzi con carrelli simili al suo: Diana li osservò incuriosita, seguendoli verso il binario. Dunque 3… 4… 7… 9 e 10! Si fermò perplessa vicino alla colonna del binario 9. Ma qui non c’è nessun binario 9 ¾! E ora dove devo andare? Pensò, sentendo l’ansia aumentare ulteriormente. Alcuni metri più avanti, vide i ragazzi che aveva seguito fin lì camminare lungo il binario. Un attimo dopo suo padre si affiancò a lei: “da questa parte tesoro” le disse prima di incamminarsi anch’egli nella stessa direzione. Diana si affrettò a seguirlo spingendo il pesante carrello, e così fecero sua madre e sua sorella. Il gruppetto di ragazzi li precedeva di qualche metro. Diana li stava osservando incuriosita, quando li vide scomparire uno dopo l’altro attraverso un muro tra i binari 9 e 10. Guardò stupita quella particolare magia, e rivolse a suo padre uno sguardo interrogativo. “Dobbiamo andare di là??” chiese, in realtà già sicura della risposta. “Esatto! Ricordati che siamo in una stazione babbana… Il tuo treno parte non lontano da qui, ma è ben nascosto da occhi indiscreti” le spiegò, facendole l’occhiolino. “Per raggiungere il binario 9 ¾ bisogna attraversare quel muro. Non è difficile, guarda… vado prima io” le disse suo padre, cercando di incoraggiarla. Quindi controllò velocemente intorno a sé e senza esitare sparì attraverso il muro. Lontano da occhi indiscreti sicuramente… ma se qualche babbano vedesse una persona sparire così? Si chiese Diana perplessa. Si girò quindi verso sua madre e sua sorella, non troppo convinta di quello che stava per fare: il suo sguardo sembrava dire ‘davvero non c’è altro modo?’. Sua madre sembrò percepire immediatamente la sua insicurezza e le rivolse un sorriso incoraggiante: “Vai pure tesoro… io e tua sorella saremo dietro di te! Se sei un pochino nervosa ti basta chiudere gli occhi e in un attimo sarai dall’altro lato”.

Diana annuì non troppo convinta. Si era appena girata nuovamente verso il muro, quando un ragazzino con un gufo appollaiato sul baule si fermò vicino a lei: "credo sia meglio sbrigarsi o i migliori posti verranno presi, ah... bel pennuto!". Diana non fece tempo a rispondergli che lo sconosciuto era già sparito attraverso il muro. Sospirò. Ok… tocca a me! La piccola strega si guardò intorno, per esser sicura di non esser vista dai babbani. Prontii… via!! Decise, facendosi coraggio. Corse dritta verso il centro della parete, chiudendo gli occhi istintivamente pochi istanti prima del contatto.

BUIO. SILENZIO.

Durò un solo istante. Un attimo dopo una moltitudine di suoni la avvolse. Aprì gli occhi: Suo padre era lì ad aspettarla. “E brava la mia piccola streghetta! Visto? Non era difficile no?” le disse, sorridendo orgoglioso. Diana si allontanò dal muro e un attimo dopo sua mamma e sua sorella Emma la raggiunsero. Insieme svoltarono l’angolo e raggiunsero il treno.

Decine e decine di maghi e streghe si muovevano indaffarati sulla banchina, chi trasportando valigie, chi salutando la propria famiglia, chi correndo tra la gente alla ricerca di qualcosa o qualcuno. E il treno… il treno la lasciò a bocca aperta! Non era come i moderni trasporti babbani: era nero e rosso scintillante, con una maestosa locomotiva. Sul fronte, si potevano leggere chiaramente le parole ‘HOGWARTS EXPRESS’ a caratteri dorati. Tutta l’ansia sembrò sparire in quel preciso istante, sommersa e inghiottita da una crescente euforia! Osservando entusiasta tutto ciò che la circondava, Diana si avviò lungo la banchina affiancata dalla sua famiglia. Diversi ragazzi indossavano sciarpe e accessori con i colori delle loro case. Diana li osservò cercando di ricordare le informazioni che aveva appreso al riguardo. “Secondo voi in quale casa sarò smistata?” chiese ai suoi genitori, continuando ad osservare i colori che spiccavano su divise e accessori. Ci pensarono un attimo.
“Mmm vediamo… Secondo me potresti essere una leale Tassorosso, proprio come tuo padre” le rispose sua madre, sorridendole.
“10 galeoni che invece finirà in Corvonero. Sarà una bellissima secchiona, proprio come te!”
“Thomas! Smettila” gli rispose la mamma sorridendo, lievemente imbarazzata. Suo padre scoppiò a ridere.

Si fermarono vicino ad una carrozza che sembrava più libera delle altre. Era venuto il momento dei saluti. “Tesoro, in qualsiasi casa sarai i tuoi compagni saranno fortunati ad averti con loro… sei curiosa ed intelligente: sono sicura che diventerai una strega coi fiocchi” le disse sua madre, avvicinandosi per abbracciarla. La strinse forte a sé, e Diana ricambiò l’abbraccio, sorridendo a quelle parole. Suo padre scompigliò i capelli della figlia, in modo affettuoso. “Comportati bene piccola streghetta… e non bruciare tutto come faceva tuo padre!” le disse ridendo. Diana si allontanò da sua madre e lo guardò sorridendo, anche se leggermente perplessa. Era sempre il solito! “Ahahah sto scherzando cara… vedrai che Hogwarts ti piacerà moltissimo!” aggiunse suo padre, cercando di incoraggiarla. Diana sorrise.
“Mi scriverete quando sarò là vero?”
“Ovviamente tesoro!” le rispose sua madre, dandole un affettuoso bacio “ci sentiremo presto!” aggiunse. Diana abbracciò quindi suo padre e sua sorella Emma, salutandoli un’ultima volta e si avviò verso la porta del treno. I suoi bagagli furono caricati insieme agli altri: le dispiaceva separarsi dalla piccola Vanilla, ma sapeva che sarebbe stata in buone mani.

Salì le strette scale della carrozza e si avviò lungo il corridoio. Diversi scompartimenti erano già pieni di ragazzi e molti di loro sembravano già conoscersi. Alcuni metri più avanti Diana trovò un posto libero vicino al finestrino: due ragazzini che sembravano avere la sua età occupavano i due posti davanti a quello. Timidamente, si affacciò alla porta dello scompartimento e si rivolse a loro: “scusate, è libero quel posto?”.
I due le sorrisero “ma certo! Siediti pure” le rispose uno di loro, con gentilezza.
“Grazie”. Diana si sedette e guardò fuori dal finestrino. Vide i suoi genitori e sua sorella fermi sulla banchina; poco dopo la videro e la salutarono agitando le braccia. Diana ricambiò il saluto. Un fischio annunciò la partenza del treno, che iniziò a muoversi lungo le rotaie, prima lentamente e poi acquistando velocità. Poco dopo la stazione non fu più visibile. Il suo viaggio era finalmente iniziato! Diana sorrise emozionata: non vedeva l’ora di arrivare ad Hogwarts! Si mise ad osservare fuori dal finestrino. Vedere i verdeggianti paesaggi della campagna inglese scorrere oltre il vetro la rilassava. Iniziò a volare con la fantasia: immaginò le sue prime lezioni e tutto quello che avrebbe potuto fare una volta arrivata ad Hogwarts. Dopo un paio d’ore, senza quasi accorgersene, si appisolò sorridendo felice.
 
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Cassandra Pembroke
view post Posted on 21/9/2018, 18:10




Post 3:



La campagna inglese scorre dall’altro lato del finestrino, facendosi sempre più disabitata e selvaggiamente bella. Il rumore sordo del treno in movimento scandisce ritmicamente il passare del tempo.

Dopo poche ore di viaggio una strega dai capelli ingrigiti si affaccia all’entrata dello scompartimento: è la signora del carrello! Con voce pacata e gentile, la donna si rivolge agli studenti:

“Buongiorno ragazzi… volete comprare qualcosa? Abbiamo moltissimi tipi di dolci: gelatine Tuttigusti+1, cioccorane, calderotti… date pure un’occhiata se volete”

Il piccolo carrello in metallo è pieno di dolciumi, tutti all'apparenza deliziosi ed allettanti.




Q.M.

Arriva la signora del carrello! Qualora tu voglia prendere qualcosa, fai riferimento al listino qui sotto. Avvicinati al carrello, eventualmente, per poter vedere meglio o per ritirare ciò che acquisti.

Piume di zucchero: Deliziose caramelle di zucchero a forma di penne d’aquila. Sono fra gli articoli preferiti dagli studenti, che possono addolcire le lunghe ore passate sui libri e, contemporaneamente, simulare uno stato di massima concentrazione.
Le piume di zucchero sono disponibili in diversi colori e sapori, oltre a quelle nere classiche al gusto liquerizia, ci sono bianche all’orzata, azzurre all’anice, verdi alla menta, arancio alla zucca, rosa al lampone, gialle all’ananas etc.
3 FALCI (Cad.)

Polentine: Dolci biscotti dalla forma irregolare, preparati artigianalmente con una pasta di nocciole tostate e cioccolato al latte, oppure, con scaglie di mandorle e cioccolato fondente. Hanno la caratteristica di far venire le ginocchia molli a chi le mangia, ma ne vale la pena perché il loro sapere è irresistibile e l’effetto sgradevole dura solo il tempo di assaporare questi deliziosi dolcetti.
3 FALCI. (Cad.)

Succo di zucca: Una bibita dolcissima e rinfrescante a base di succo zucca e cannella, da servirsi freddissima con l’aggiunta di cubetti di ghiaccio e foglioline de menta fresca. Ricco di vitamina C e betacarotene il Succo di Zucca non solo conquista i golosi di ogni etŕ grazie al suo delizioso sapore, ma ha proprietŕ antiossidanti che lo rendono un prezioso alleato della salute.
5 FALCI. (Cad.)

Lumache Gelatinose: Golosissime lumachine di gelatine ai 100 sapori della frutta. Hanno una consistenza ultramorbida e un sapore delizioso di frutta fresca appena colta... L’importante è non lasciarsele scappare: infatti, come le Cioccorane e altri dolciumi magici, sono incantate per muoversi come creature viventi e tendono a sfuggire al loro inevitabile destino.
4 FALCI (Pacchetto da 10)

Cioccorane: Il dolce più famoso tra i ragazzi del mondo magico, deliziose ranocchie al cioccolato, un tripudio di morbida dolcezza. L’unico inconveniente è che non sempre si riescono a mangiare poiché, appena viene aperto l’involucro che le contiene, le cioccorane tendono a scappare saltellando come bestiole vere. Uno dei motivi della grande popolarità di questo prodotto, oltre al sapore inconfondibile di pregiato cioccolato alla doppia panna, è che in ogni confezione si trova una carta da collezionare con il ritratto e la biografia di un mago o una strega celebre.
4 FALCI (Cad.)

Ciocconocciola: Uno dei dolci del mondo magico, naturalmente con gusto misto di cioccolato e nocciola.
2 FALCI (Cad.)

Caramelle Mou: Le caramelle Mou sono tipici dolci del mondo magico. Hanno diversi gusti e diversi effetti collaterali.
10 ZELLINI (Cad.)

Bacchette magiche alla liquirizia: Dolci del mondo magico con l'aspetto di una bacchetta magica ed il gusto di liquirizia.
5 FALCI (Cad.)

Cioccoli Giganti: Deliziosi dolci ripieni di crema alla fragola e panna oppure alla panna e limone, scioglievoli e golosissimi, a ogni morso un piacere sorprendente. Il cioccolato esterno è di finissima qualità, disponibile nelle varietà; bianco, al latte, fondente ed extra dark.
7 FALCI.

Calderotti: I Calderotti sono torte magiche che hanno la forma di un calderone in miniatura e sono ripieni di caramello.
6 FALCI.

Gelatine tutti i gusti +1: Le Gelatine Tuttigusti+1 sono caramelle gommose in forma fagioli inventate da Bertie Bott.
12 FALCI (Pacchetto da 101)

Filidiementa Interdentali: I Fildimenta Interdentali sono un tipo di caramella a forma di filo interdentale.
4 FALCI (20 fili)

Gomme Bolle Drooble: Descrizione assente. Presumibilmente si tratta di gomme da masticare simili a bolle.
3 FALCI (Confezione da 8)

Mele stregate: Si tratta di semplici mele caramellate. Sono disponibili nei gusti Classico, Aroma zucca, vaniglia, liquirizia o ricoperte di cioccolato.
2 FALCI (Tutti i gusti tranne cioccolato); 3 FALCI (Cioccolato)
 
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Diana Isaacs
view post Posted on 22/9/2018, 11:18




Narrato - Pensato - Parlato Diana - Parlato altri personaggi


Diversi minuti più tardi, alcune voci la strapparono dal mondo dei sogni. Erano i ragazzini seduti davanti a lei, che stavano chiacchierando tra loro. “Scusa, non volevamo svegliarti” le dissero, dispiaciuti. Diana li guardò ancora assonnata “non importa” rispose, sorridendo timidamente. Solo allora si accorse che accanto a lei era seduta una ragazza: era parecchio più grande di loro, forse del sesto o settimo anno, e stava dormendo avvolta in un pesante cappotto. Non l’aveva sentita entrare. La osservò per un attimo, poi rivolse nuovamente la sua attenzione ai ragazzi di fronte a lei. Ascoltò qualche parola della loro conversazione… draghi… bestie fameliche… quidditch… incidenti sulla scopa… era estremamente assonnata e non aveva troppa voglia di seguire i loro discorsi o di chiacchierare, così poco dopo tornò ad osservare fuori dal finestrino. I minuti passavano lentamente e stava quasi per riaddormentarsi quando qualcosa attirò la sua attenzione. Con la coda dell’occhio vide uno dei ragazzini tirare fuori dalla borsa un curioso oggetto. Sembrava una specie di trottola colorata, ma aveva un doppio vetro e una pallina blu al suo interno.

Spioscopio_3


Diana si sollevò leggermente per osservare meglio. Il ragazzino non sembrava particolarmente interessato a quell’oggetto e lo lasciò sul sedile un attimo dopo, continuando a chiacchierare con il suo amico. Cosa sarà mai? Un qualche manufatto magico o un semplice oggetto babbano? Si chiedeva Diana, osservando le particolari decorazioni e i colori di quella ‘trottola’. Il ragazzino si accorse presto del suo interesse:
“è uno Spioscopio. Me l’ha dato mia mamma per quando sarò ad Hogwarts. Ne hai mai visto uno?” chiese a Diana sorridendo. Lei non aveva idea di cosa stesse parlando. Arrossì leggermente. “no… cosa sarebbe uno Spioscopio?” chiese timidamente.
“E’ una specie di detector: dovrebbe illuminarsi, girare ed emettere un suono se qualcuno con cattive intenzioni si trova nelle vicinanze” spiegò il ragazzo. “In realtà non credo che ne avrò bisogno, ma mamma ha insistito” aggiunse, con una leggera alzata di spalle.
Cattive intenzioni? Potrebbe voler dire qualsiasi cosa… un innocuo scherzo? Copiare durante gli esami? O qualcosa di molto peggio? Diana spiegò al ragazzo le sue perplessità:
“che tipo di cattive intenzioni? Se uno vuole fare uno scherzo, origliare una conversazione o che ne so barare durante un esame quel coso inizia a suonare?”.
“In realtà non lo so con esattezza: è la prima volta che ne possiedo uno. Credo che la sensibilità dipenda dalle dimensioni… e per fortuna questo è piuttosto piccolo” le rispose, prendendo lo Spioscopio e girandolo tra le mani. Diana stava per fare un’altra domanda, quando la porta dello scompartimento si aprì.

Una signora di mezza età, con lunghi capelli raccolti in un disordinato chignon fece capolino dalla porta. Spingeva un carrello carico di dolci e altre cose da mangiare. “Buongiorno ragazzi… volete comprare qualcosa? Abbiamo moltissimi tipi di dolci: gelatine Tuttigusti+1, cioccorane, calderotti… date pure un’occhiata se volete”. Solo in quel momento Diana si accorse di avere una certa fame: aveva mangiato pochissimo a colazione ed erano passate alcune ore dalla partenza. Si alzò dal suo posto e, cercando di non svegliare la ragazza che dormiva ancora vicino a lei, si avvicinò al carrello. Dopo una rapida occhiata, la sua attenzione fu attratta dalle lumache gelatinose e da alcuni calderotti dall’aria particolarmente invitante. Suo padre era molto bravo a cucinarli alla locanda, e il solo pensiero le fece venire l’acquolina in bocca. Sorrise, persa nei suoi ricordi. I due ragazzi nello scompartimento intanto stavano acquistando diverse piume di zucchero e un pacchetto di gelatine Tuttigusti+1. Una volta che ebbero finito, Diana fece la sua richiesta: “vorrei due calderotti e un pacchetto di lumache gelatinose, per favore” chiese gentilmente, sorridendo alla signora del carrello.
 
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Cassandra Pembroke
view post Posted on 24/9/2018, 18:50




Post 4:



La signora del carrello ti guarda e sorride: “ma certo cara!” risponde prendendo la merce richiesta dal carrello. Ripone delicatamente i due calderotti ed il pacchetto di lumache gelatinose in un sacchettino e te lo porge:

“Ecco a te! Sono 16 falci in tutto, mia cara” ti dice, con gentilezza.

Terminato l’acquisto la signora vi saluta e riprende il suo giro. Il cigolio delle piccole ruote metalliche si fa con il tempo sempre più lontano.

Le ultime ore di viaggio trascorrono e il sole tramonta, lasciando il posto ad una splendente luna. Ad un certo punto il treno inizia a rallentare: i freni stridono leggermente, mentre l’Hogwarts Express raggiunge la stazione.




Q.M.

Descrivi l’ultima parte del tuo viaggio e l’arrivo del treno in stazione. Sei finalmente ad Hogwarts! Il tuo primo viaggio si è concluso ma la vera avventura sta per cominciare! Sei pronta ad iniziare le lezioni? Cosa pensi ti attenderà all’interno del castello? Buona fortuna :D

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Diana Isaacs
view post Posted on 4/10/2018, 20:20




Narrato - Pensato - Parlato Diana - Parlato altri personaggi


Diana prese i dolci che la strega le porgeva, ringraziandola. Aprì quindi la sua fidata borsa a tracolla alla ricerca dei soldi dovuti: estrasse il sacchetto e contò 16 falci. “Ecco qui, grazie mille” rispose, consegnando il denaro alla signora del carrello e rivolgendole un ampio sorriso. La strega ricambiò il saluto e con lentezza si diresse verso il prossimo scompartimento. Il cigolio delle rotelline metalliche si fece meno intenso e fu sovrastato dal ritmico clangore delle ruote sulle rotaie. Diana si sedette nuovamente al suo posto, pregustando i dolci che aveva appena comprato. Estrasse le tre confezioni dal sacchetto e senza indugio decise di scartare il primo calderotto. Chissà se sarà buono quanto quelli che cucina papà. Si chiese, scardando con cura il dolce e riponendo la scatolina di fianco a lei. Addentò la piccola torta a forma di calderone, assaporando il gusto del cioccolato e la dolce cremosità del caramello contenuto al suo interno. Era squisita! Non come i calderotti di suo padre… ma senza dubbio ottima! In poco tempo la divorò. Soddisfatta, decise di lasciare il secondo calderotto per dopo e prese in mano la confezione di lumache gelatinose.

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Il pacchetto conteneva 10 lumachine di gelatina di diversi colori a seconda del gusto. Una volta aperta, i piccoli ‘animali’ si agitarono nella confezione, iniziando a strisciare lentamente verso il bordo. Dannazione! La piccola strega afferrò due gelatine, una rosa e una arancio, e richiuse prontamente il pacchetto per evitare un’evasione di massa. Sorrise, osservando le due lumachine scelte che si muovevano sulla sua mano. Adoro la magia! Pensò felice, prima di assaggiarle. Le gelatine avevano una consistenza molto morbida ed un sapore intenso di frutta fresca appena colta. Quella rosa scuro era al lampone e quella arancio al mango. Diana riuscì a resistere alla tentazione di mangiarne un’altra: era piuttosto sazia e decise di tenere gli altri dolci per il resto del viaggio. Chiuse tutto nel sacchettino e, rinvigorita dal piacevole spuntino, si accomodò meglio sul sedile ed estrasse un libro dalla borsa. Copertina bianca, un drago verde e rosso che si morde la coda… era il libro che le aveva consigliato la negoziante al Ghirigoro: un volume sull’alchimia, ma scritto da un babbano. Diana aveva iniziato a leggerlo il giorno dopo gli acquisti a Diagon Alley e ne aveva già divorate diverse pagine. Si immerse quindi nella lettura, lasciando con la mente lo scompartimento per volare in luoghi e tempi remoti.

Il viaggio proseguì tranquillamente tra una lettura e l’altra, qualche chiacchiera con i due ragazzi e spuntini a base di dolci. La giornata stava volgendo al termine ed il sole lasciò quelle terre per riposare sotto l’orizzonte. L’oscurità avvolgeva i boschi e i vasti prati della Scozia… non doveva mancare molto all’arrivo. Diana ripose con cura il libro e il sacchetto dei dolci, ora vuoto, nella borsa. Sentiva una leggera ansia crescere in lei, accompagnata da curiosità ed euforia. Mille domande tornarono a farsi strada nella sua mente, lasciandola assorta nei suoi pensieri. Ad un certo punto, i due ragazzi seduti di fronte a lei indossarono i loro mantelli e si prepararono a lasciare lo scompartimento. Nell’uscire, entrambi la salutarono sorridendo.
“È stato un piacere conoscerti… ci vediamo a scuola!” aggiunse uno dei due, facendole l’occhiolino. Diana arrossì leggermente e riuscì a ricambiare il saluto con un timido sorriso: “Anche per me, ci vediamo” rispose prima che uscissero. La ragazza seduta di fianco a lei all’inizio del viaggio si era alzata diverse ore prima e senza dire una parola era sparita lungo il corridoio. Era rimasta sola. Con un sospiro, iniziò a prepararsi per l’arrivo: indossò la divisa, lisciando la gonna che si era lievemente stropicciata e sistemando la camicia il meglio possibile. Guardò il suo riflesso nel vetro del finestrino: i lunghi capelli mossi cadevano ribelli sulle sue spalle e lungo la schiena. Cercò di pettinare le ciocche ramate in qualche modo, ma senza successo. In quel momento il treno sembrò rallentare leggermente. Diana si attaccò al finestrino per cercare di vedere fuori… nulla, ancora il buio. Dopo diversi metri luci soffuse illuminarono quella che doveva essere la stazione. Con un leggero stridio dei freni, l’Hogwarts Express si fermò… il viaggio era terminato.

Diana si precipitò fuori dallo scompartimento e si unì agli studenti che stavano scendendo dal treno. La confusione era molta e ci volle un po’ prima di raggiungere l’uscita. L’aria fresca della sera la investì, scompigliando i suoi lunghi capelli e agitando leggermente il mantello. La giovane strega cercò di avvolgersi meglio nei suoi indumenti, quindi scese le strette scalette della carrozza e si guardò intorno, carica di entusiasmo e di curiosità. La luna era alta nel cielo ed illuminava le cime degli alberi e i contorni degli edifici della stazione. In lontananza, immenso e splendente per le luci delle fiaccole, si stagliava Hogwarts.

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Diana, incurante della confusione, rimase immobile a fissare il castello. Non aveva parole per descrivere quella bellezza e la miriade di emozioni che quella vista suscitò in lei. Aveva spesso immaginato quel momento, ma la realtà superò ogni sua aspettativa. La giovane strega osservava con stupore e meraviglia la Scuola, con il cuore carico di aspettative e di promesse. Un brivido percorse la sua schiena: questa volta non era dovuto al freddo vento della sera, ma all’emozione e all’euforia che si erano impadronite di lei. Era lì… finalmente era arrivata. La più grande avventura della sua vita stava per cominciare!
 
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7 replies since 11/6/2018, 23:07   83 views
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